Ho incontrato per caso un documento scritto da uno dei più grandi artisti inglesi del passato, la lettera di John Lennon scritta alla moglie Yoko Ono. Che dire oltre al fatto che mi sia piaciuta? Non è solo una dichiarazione d’amore di un uomo a una donna, è un’armonia di parole sprigionata dalla magia che tiene unite quelle cinque lettere. Magia che unisce due o più persone, che ci tiene uniti alle cose intorno a noi, magia che avvolge il paese e la Terra… A-M-O-R-E, un miracolo che genera altri miracoli. Un miracolo di cui essere riconoscenti.
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27 maggio 1979
Negli ultimi dieci anni ci siamo accorti che ogni cosa che desideravamo si avverava a tempo debito, buona o cattiva, in un modo o nell’altro. Abbiamo continuato a dirci che uno di questi giorni avremmo dovuto organizzarci e desiderare solo cose buone. Poi è arrivato il nostro bambino! Eravamo felicissimi e allo stesso tempo ci sentivamo molto responsabili. Ora i nostri desideri avrebbero influenzato anche lui. Abbiamo sentito che era ora di finirla con le discussioni e metterci a rivedere i nostri meccanismi di desiderio: la Pulizia Primaverile delle nostre menti! E’ stato un lavoro grosso.
Ci capitava di trovare nei vecchi armadi della nostra mente cose che non sapevamo di possedere ancora, cose che avremmo sperato di non trovare più. Facendo le pulizie, abbiamo cominciato anche a notare molte cose che non andavano nella nostra casa: c’era una mensola che non avrebbe mai dovuto neanche stare là dove stava, un quadro che cominciava a non piacerci più, e c’erano due stanze tetre che sono diventate luminose e ariose quando abbiamo buttato giù il muro che le divideva. Abbiamo cominciato ad amare le piante: e pensare che all’inizio eravamo convinti che le piante ci rubassero l’aria!
Abbiamo iniziato ad apprezzare il ritmo frenetico della città che di solito ci disturbava. Commettevamo molti errori e ancora ne facciamo. In passato abbiamo speso un mucchio di energia per cercare di ottenere qualcosa che pensavamo di volere, ci chiedevamo perché non riuscivamo a ottenerlo, per poi scoprire che uno dei due o tutt’e due non lo volevano veramente. Un giorno abbiamo ricevuto un’improvvisa pioggia di cioccolato da persone di tutto il mondo. “Ehi, che è ‘sta roba? Noi non mangiamo mica roba dolce! Chi è stato a desiderarla?” Ci siamo messi a ridere. Abbiamo scoperto che quando tutt’e due desideravamo una cosa all’unisono, succedeva più in fretta. Come dice la Bibbia, «là dove ci sono due riuniti nel mio nome». E’ vero. Due sono tanti. Un potentissimo seme di pulizia.
Stiamo iniziando sempre di più a desiderare e pregare. Le cose che abbiamo cercato di conquistare in passato facendo il segno della pace, adesso cerchiamo di ottenerle attraverso il desiderio. Non lo facciamo perché è più semplice. Desiderare è più efficace che sventolare bandiere. Funziona. E’ come una magia. La magia è semplice. La magia è reale. Il segreto è sapere che è semplice, e non ucciderla con rituali elaborati che sono segno di insicurezza.
Quando qualcuno è arrabbiato con noi, gli disegniamo nella nostra mente un’aureola attorno alla testa. E lui smette di essere arrabbiato con noi? Be’, non si sa. Sappiamo però che da quando gli disegniamo attorno l’aureola, improvvisamente per noi inizia ad assomigliare a un angelo. Questo ci aiuta a sentire affetto verso le persone, a ricordarci che ognuno ha una sua bontà dentro, e che tutte le persone che vengono da noi sono angeli travestiti che ci portano doni e messaggi dall’Universo. La magia è logica. Provateci qualche volta.
Abbiamo ancora molta strada da fare. Sembra che più facciamo pulizia, più velocemente funzioni il processo di desiderare e ricevere. La casa adesso è diventata molto comoda. Sean è bellissimo. Le piante crescono. I gatti fanno le fusa. La città risplende, che ci sia il sole, la pioggia o la neve. Viviamo in un universo bellissimo. Siamo riconoscenti ogni giorno per la pienezza delle nostre vite. Non è un eufemismo. Sappiamo che la città, il paese, la terra stanno affrontando tempi molto duri e che si respira terrore.
Però il sole splende ancora, noi siamo ancora insieme e fra di noi c’è amore, e anche nella nostra città, nel paese, sulla terra. Se due persone come noi stanno facendo delle loro vite quello che ne stiamo facendo noi, ogni miracolo è possibile! E’ vero, in questo momento ci farebbe comodo qualche grosso miracolo. Il punto è riconoscerli quando ti succedono ed esserne riconoscenti. Prima si manifestano in una forma ridotta, nella quotidianità, poi vengono a fiumi, a oceani.
Andrà tutto bene! Il futuro della terra è nelle mani di tutti noi.
(documento pubblicato da ItaliaVox.it)
Che sia veritiero o meno, questo scritto ci stimola a non arrenderci alle difficoltà, a fare pulizia per leggerci dentro, a pregare, e soprattutto ci spiega che questo mondo non è fatto per camminare da soli. Su ques’ultimo concetto mi pare che concordi anche Stefano Servilio, un autore contemporaneo nel cui monologo, guarda caso dal titolo La magia dell’amore, mi sono imbattuta subito dopo avere letto la lettera di Lennon. Un monologo che in chiave tragico-umoristica ci racconta che l’amore si fa e che il trucco della magia dell’amore siamo noi, o meglio, la nostra capacità di pensare il meno possibile a come andrà. Quindi, se non desideriamo distruggere ciò che di bello stiamo costruendo, viviamo nel prensente, aboliamo il passato e disintegriamo le immagini che il rimuginio proietta nel futuro.
A questo punto, non posso fare a meno di citare un saggio sull’amore scritto dall’autrice contemporanea Caterina Condoluci, che è anche mia cara amica (qui sfatiamo il mito che tutti gli scrittori si detestano), Sull’amore. Un saggio che si sofferma sulla riscoperta del senso della vita reale, nell’essere delle persone piuttosto che nell’apparire e nel possedere, in un periodo in cui a farla da padrone sono individualismo e profitto nella perdita dell’Umanità, che rischia di restare fragile e sperduta. Un libro che vi consiglio di leggere poichè è un viaggio che vi farà vedere e toccare l’autencità del sentimento. (www.caterinacondoluci.it).
Una lettera, un monologo, un saggio. Sono solo tre forme di espressione che, se pur diverse, riflettono un concetto che nel bene e nel male coinvolge, separa e unisce ogni individuo… d’altronde, in una forma o nell’altra, il mondo è pur sempre fatto di donne e di uomini.