Ero una ragazza che mangiava pane, felice di andare a comprare il pane. Ancora ricordo la piccola bottega centrale del mio paese, sempre gremita di persone accalcate e diffidenti nel difendere la posizione raggiunta. Per entrarvi era necessario mettersi in fila sino dall’esterno, e non era piacevole attendere il proprio turno sotto la pioggia ma una volta dentro tutto evaporava. Non c’era altro posto se non per pane, teglie di pizza e dolci, e gli odori si armonizzavano dando vita a una mescolanza che si è cicatrizzata nel mio naso. Pane, pizza, dolci, tutti realizzati con ingredienti semplici e naturali: acqua, farina, lievito… e qualche altra aggiunta che mai guastava, anzi, a volte sorprendeva.
Quella ragazza è diventata una dietista specialista in Disturbi del Comportamento Alimentare, avete presente anoressia, bulimia e simili? Da professionista, e mangiatrice di pane, non smetto mai di stupirmi dell’inversione di tendenza che ha segnato tante menti: allora il pane era cibo di tutti, adesso cibo di pochi, e non certo per l’aumento del costo.
Lo stesso pane, che in antichità veniva consumato perchè alimento “povero” ed energico, è diventato l’alimento demonizzato per eccellenza: il pane fa ingrassare perchè 100% carboidrato. Quante sciocchezze! Eppure è questo il messaggio stravolto dalla nuova generazione, che purtroppo imita le tendenze culinarie di chi si priva del pane per l’esigenza di dimagrire velocemente. Non è una novella che l’eliminazione dei carboidrati dalla dieta favorisca una rapida diminuzione di peso, così funziona il nostro organismo quando facciamo a meno di un’energia necessaria e di pronto utlizzo per la sua rapida digestione.
Sappiate però che il nostro organismo non è fatto per gli eccessi, e anche l’eliminazione è un eccesso che comporta gravi scompensi, a volte irrimediabili.
Cosa c’è di più semplice e genuino del pane? Poco e niente se siamo capaci di lavorarlo con gli ingredienti più salutari (qui si apre un altro capitolo che sarà meglio affrontare separatamente!) e cuocerlo con le giuste accortezze.
Mi risuonano le parole di padre Mauro Tomei durante un nostro colloquio genuino:
il pane è un elemento primordiale
Gesù è nato a Betlemmme, in ebraico significa la casa del pane
Gesù si è definito il pane della vita
Gesù nell’Eucarestia si fa pane
… e allora che c’è di più bello del pane?
Vi invito alla riflessione:
tutto comincia da un seme gettato nella terra, acqua e sole ne alimentano la crescita e l’evoluzione in spiga. Un processo che attraversa tutte le stagioni dell’anno dando così vita alla farina. Un processo scorrevole di vita e trasformazione, proprio come nel nostro corpo.