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ANDREA VETTORETTI

In viaggio attraverso l’Universo con la chitarra. Tra musica e Spazio con Andrea Vettoretti

Curiosando nella cerchia dei chitarristi di fama internazionale, la mia attenzione si è soffermata su Brian May, membro dei Queen. Impossibile non ricordarlo anche solo per l’acconciatura che lo ha accompagnato e contraddistinto per tutti questi anni.

 

Una sua affermazione non mi ha lasciata indifferente

Ho sempre pensato che la gioia suprema della chitarra sta nel suo essere una voce, un veicolo per esprimere emozioni, per ogni bambino, di qualsiasi età

poichè nell’immediato mi è apparsa l’immagine di un bambino immobile davanti alla vetrina di un negozio a guardare una chitarra. Quel bambino, che si sentiva affascinato e attratto dall’energia dello strumento, è Andrea Vettoretti, compositore e musicista trevigiano di fama internazionale e direttore artistico del “Festival Chitarristico Internazionale delle Due Città” Treviso-Venezia, considerato tra i Festival Chitarristici più importanti al mondo e il più rappresentativo in italia.

Se penso all’esordio musicale e alle melodie di Andrea non posso fare altro che avvalorare l’espressione di May. Ho sempre immaginato la chitarra come strumento di accompagnamento e mai gli ho attribuito una voce unica capace di sprigionare emozioni di varie sfumature. Avevo generalizzato il suono della chitarra, mentre l’ascolto attento delle note di Vettoretti mi ha insegnato che nell’arte della musica niente è uguale

 

 

Andrea propone note che deviano dal classico genere chitarristico volgendo in armonie in cui si incontrano stili diversi che in accordo generano un nuovo stile musicale da lui proposto, il “New Classical World”.

Della musica classica mi appassiona la profondità e la molteplicità. Di altri generi musicali invece la semplicità ed allo stesso tempo la forza di comunicazione

 

Ritornando a Brian May, c’è un fatto curioso della sua vita che mi ha portata a vedere un altro collegamento tra i due artisti. May, prima di dedicarsi esclusivamente alla musica, si era laureato in fisica. Una laurea a poco servita fino a quando, a 60 anni compiuti, non avendo dimenticato la grande passione cosmica ha deciso di riprendere gli studi raggiungendo il dottorato in astrofisica e diventando poi un collaboratore NASA.

Andrea Vettoretti non ha la laurea in fisica e il dottorato in astrofisica, tuttavia il suo ultimo progetto Quantum One esplora i suoni dello Spazio unendoli alla musica.

Cos’altro dire? La sensibilità artistica dei due artisti è incredibilmente sovrapponibile, viaggia attraverso le onde sonore del Pianeta blu.

 

Il Centro Culturale Musikrooms ha ospitato Art Food Gallery: conosciamo ANDREA VETTORETTI attraverso le sue parole

In un ambiente virtuale dove tutto deve apparire perfetto, l’imperfezione dell’immagine e dell’audio è lo sfondo di una chiacchierata tra artisti incorniciata dall’immaginaria atmosfera retrò parigina.
L’arte non è perfezione, l’arte è imperfetta proprio come la vita.

"L'ultimo album, Quantum One, si è sviluppato attraverso il piacere di guardare verso l'alto"

Nel 2022 è uscito il suo ultimo album Quantum One che, oltre alla collaborazione di Riviera Lazeri al violoncello e Fabio Battistelli al clarinetto, ha visto anche unirsi l’attrice Sabrina Impacciatore che ha dato voce a un suo testo scritto esclusivamente per l’album.

Quantum One vede unirsi alla musica i suoni dello Spazio creando un’unica poetica energia. Il pubblico potrà cosı̀ immergersi nell’ascolto primordiale dei suoni dell’universo come ad esempio i 3° K (i suoni emessi dopo il Big Bang), le stelle Pulsar, e le sinfonie cosmiche emesse da galassie come la via lattea.

Ph Anna D'Agostino